Giardino tra Memoria e Contemporaneità

Il progetto degli spazi esterni che ruotano attorno al nuovo resort L’Aja della Mirusina si inserisce in un contesto paesaggistico di pregio, quello delle Langhe, caratterizzato da dolci colline con vigneti e noccioleti. Il progetto è una risposta che mira alla sostenibilità e all’attivazione di memorie storiche e contemporanee all’interno del giardino, in linea con quanto è stato fatto con il recupero architettonico della villa padronale e il suo ampliamento.

Nel Parterre di ingresso al Relais quadrati di prato e ghiaia creano nuovi spazi e geometrie con una bordura di ortensie in collezione dalle infiorescenze bianche, rosa e blu.

L’ingresso storico è enfatizzato dal viale dei Tigli che conduceva alla porta principale del nucleo originario della villa. Intorno a questo asse e alla fontana restaurata sono disposti quattro spartimenti di prato, reinterpretazione in chiave contemporanea del giardino formale. Lungo la strada, una quinta di querce fastigiate con il loro portamento colonnare è arricchita da una collezione di viburni e un bordo di liriope. La fioritura dei calicanti in inverno e quella dei viburni in primavera crea continue occasioni di interesse all’interno del giardino.

Tra il porticato della villa e le colline circostanti si trova la piscina, pensata proprio come una vasca d’acqua immersa nel paesaggio.Una bordura fiorita durante tutta l’estate  impreziosisce lo spazio con il gioco arioso dei pennacchi dei miscanthus e dei penniseti, alternati alle spighe viola e lilla di lavande, perovskie e salvie. I bei fiori di verbena attireranno farfalle e insetti impollinatori così da contribuire all’incremento della biodiversità.

La collezioni di glicini sulla pergola, con fioriture dal viola scuro, lilla, rosa e bianco, creeranno una nuova quinta visiva e nuovi giochi di prospettiva all’interno del parco e verso la villa.