La Porta del Parco a Buonconvento

L’obiettivo del progetto ‘La Porta del Parco’ è stato quello di creare una sorta di cerniera tra il centro storico di Buonconvento e l’ambiente fluviale.
Da un punto di vista paesaggistico l’area presenta alcuni caratteri di notevole interesse per il suo duplice dialogo con il paesaggio del fiume Ombrone, caratterizzato da seminativi aperti, e quello della città con la sua cinta muraria. Dall’analisi dei documenti storici e della successione delle foto aeree è stato possibile ricostruire le principali fasi di trasformazione di questa area negli ultimi settant’anni.

Il progetto “La Porta del Parco” si pone una serie di obiettivi specifici:
• riqualificare il parcheggio esistente;
• tracciare connessioni ecologiche e di mobilità lenta tra città e campagna;
• reinterpretare gli accessi al parco anche in funzione delle connessioni visive sulla città, la campagna e il fiume;
• riattivare la memoria del luogo rivelando le tracce dei filari tipici del paesaggio agricolo;
• progettare soluzioni che migliorino la ritenzione naturale delle acque e si adattino al rischio di allagamento intrinseco all’area.

Il disegno del parco parte da una rilettura delle tracce storiche del paesaggio, quella dei filari di vite maritata con gelsi o aceri campestri, delimitati da scoli per la regimazione delle acque che dividevano le varie colture.
L’area del parcheggio è ripensata come un invito verso il nuovo parco fluviale: l’asse centrale che connette idealmente la porta delle mura storiche con l’argine e il fiume, crea uno spazio pubblico pedonale che dalla città porta al parco fluviale. E’ stato inoltre previsto un sistema di bioritenzione naturale della acque volto a garantire un adeguato assorbimento delle acque e un primo sistema di filtraggio naturale . Un sistema di fossi di infiltrazione inerbiti è infatti collegato ad una maglia ortogonale di trincee drenanti dotate di tubi drenanti che portano l’acqua non assorbita al fosso di infiltrazione principale in fondo al parcheggio.